
FRANCESCO TORALDO

Francesco Toraldo nasce a Catanzaro nel novembre del '60. La sua formazione artistica avviene nello studio del padre Enzo, anch'egli pittore. Dal padre eredita il rapporto profondo, essenziale che lega un artista al suo cavalletto.
Alla fine degli anni ’80, si trasferisce in Sicilia dove inizia a collaborare con le gallerie d'arte Calcagno che riescono ad avviare e ad affermare l'ascesa artistica di Toraldo nel panorama artistico italiano. Da quel momento, diverse saranno le collaborazioni dell'artista con gallerie presenti su tutto il territorio nazionale.
La nota scrittrice Milly Bracciante ha scritto di lui: “La ricerca artistica di Toraldo è certamente un processo che vede la lezione cubista ricondotta dalla sua originaria strutturalità statica all'intento del dinamismo futurista, con forme scorporate di materia, articolate in gamme cromatiche che superano il divisionismo e fanno riferimento alla scomposizione della luce solare, sollecitando, non senza il contributo personale di una singolare sensibilità, la spinta ad una emersione automatica della psiche. Ed è la stesura allargata, spugnata, evanescente del colore nella lucentezza timbrica degli smalti, è il disegno scorporato che si nutre dell'accorparsi del pigmento, è l'accurata scelta delle tematiche, l'equilibrio compositivo raggiunto, a dimostrarlo nelle opere delle sue produzioni. Creazioni in cui l'artista si adopera a dimostrare la vita della società umana nelle sue varie forme, a registrarne le forze, a disvelarne i segreti, nell'intento di sorprendere l'osservatore per l'arditezza interpretativa ed a suscitare la meraviglia per un universo libero, sulle sue tele, dalle leggi della visione strettamente razionale della realtà. Neofuturista, Toraldo, sperimenta un linguaggio pittorico che diventa ironia, magia cromatica, simbologia e si presenta formalmente provocatorio ed inventivo, originale e desueto perché in esso incidono le tecniche combinatorie della forma e del colore in sistema diacronico, non comparativo, che evidenzia l'esistenza permanente di una realtà come struttura energetica che, con significati diversi, è la verticale della società in vita. Una società che Toraldo sceglie di descrivere nella panoramica di una visione metropolitana, nel mondo dello sport ed in quello della musica jazz. Flash di vita, dunque, quelli di Toraldo, esistenza sorpresa nell'attimo fuggente palpitante di energie e che mirabilmente riesce a riproporre la magia del movimento,della forza, della velocità, come in una “volata di ciclisti”, in una “regata” o in un “match di pugilato” nella vibrante resa cinetica scarnificata all'essenzialità del segno, all'incisività del tratto, nella mutualità del simbolo capace di raccontarsi e raccontare nel linguaggio dell'immaginifico il colpo d'occhio, la sensazione, l'impressione, la velocità e la musica”.
E' presente in diverse riviste e cataloghi d'arte nazionali e numerose sono le mostre personali in Italia e all'estero.